Lanzarote

aprile

Riserva della biosfera

tramonto in lanzarote

Durata: 8 giorni, 7 notti

Partenza da: Torino / Milano /Roma

Itinerario: Parco Nazionale di Timanfaya, La Geria e El Golfo, La Graciosa, Sulle tracce di Manrique: Jameos del Agua, Cueva de Los Verdes e Mirador del Rio, Fondazione Cesar Manrique, Giardino dei Cactus e Arrecife

Quota base individuale: in fase di definizione

Persone per gruppo: minimo 15, massimo 25

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Isola mitica, quasi onirica. Isola di contrasti. Isola di lava e spuma. Una qualunque di queste definizioni calza a pennello.
Custode di alcuni tra i paesaggi e gli scorci più particolari e belli che la natura è stata capace di regalarci. Il colore nero, lunare, delle sue rocce laviche contrasta con il bianco della spuma del mare. Vigneti circondati da sassi porosi a guisa di muri si alternano a distese di cactus e piante grasse, parchi vulcanici spettacolari, come quello di Timanfaya, separano bianchi villaggi dalla tipica atmosfera spagnola. Relax ed escursioni. Un connubio perfetto.

Il vostro hotel:

– BARCELO TEGUISE BEACH ****
https://www.barcelo.com/es/barcelo-hotels/hoteles/espana/islas-canarias/lanzarote/barcelo-teguise-beach/?utm_source=google&utm_medium=organic&utm_campaign=my_business&utm_content=h365

vulcano lanzarote

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Giorno 1

Torino (Milano o Roma) / Madrid / Lanzarote

Partenza con volo dall’Italia per Madrid. Da qui volo per Lanzarote. All’arrivo incontro con il referente locale e sistemazione sul bus riservato per il trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e resto della giornata a disposizione per relax. Cena e pernottamento.

Giorno 2

Lanzarote Parco Nazionale di Timanfaya, La Geria ed El Golfo

Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita della zona sud-ovest dell’Isola. La prima tappa è il Parco Nazionale di Timanfaya, grande più di 50 km quadrati e diventato Parco Nazionale nel 1974. Conta più di 25 vulcani e quasi tutti sembrano seguire una linea continua sulla pellicola morfologica dell’isola. Basta soffermarsi a guardare Lanzarote dall’altro tramite satellite per capire come la formazione dei coni vulcanici sembra avvenire lungo una faglia sotterranea. In ogni caso i vulcani sono spenti anche se a tutti gli effetti, a poche centinaia di metri sotto i piedi, l’attività non è terminata. In questo momento Lanzarote è calma e accogliente. Non è possibile ipotizzare una eventuale prossima eruzione. Il Parco è praticamente rimasto immutato dalle ultime eruzioni e nel 1993 è stato nominato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, venendo qualificato come “riserva biosferica” nella quale è impossibile accedere senza permesso. A seguire  sosta a La Geria. Qui la coltivazione della vite è davvero particolare: una buca conica scavata in strati naturali di ghiaia vulcanica di diversi metri di profondità al centro della quale è piantata la vite e il cui bordo di rocce a mezza luna è posizionato come protezione contro il vento. Fila dopo fila, queste perfette cavità  colorate di verde, ocra e nero creano un paesaggio unico al mondo, che ha contribuito a giustificare la denominazione di Lanzarote come Riserva della Biosfera dall’Unesco. Ultima fermata a El Golfo, un piccolo villaggio di pescatori ricco di fascino, con le sue stradine strette, le piccole case in architettura tradizionale e le barche dei pescatori lungo la spiaggia nera. Tempo a disposizione per il pranzo libero. Rientro quindi in hotel e resto della giornata a disposizione per relax. Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 3

Lanzarote

Prima colazione in hotel. Intera giornata a disposizione per relax e vita di spiaggia. Pranzo libero. Cena.

Giorno 4

Lanzarote / La Graciosa

Prima colazione in hotel. Intera giornata di escursione all’Isola La Graciosa. Avremo del tempo libero per relax o visite a carattere individuale. Separata da Lanzarote da un braccio di mare chiamato El Río, La Graciosa ha  una superficie di circa 29 kmq, in cui vi sono solo due centri urbani, Caleta del Sebo (capitale dell’isola) e Casas de Pedro Barba. Tuttavia sull’isola le strade sono di sabbia non asfaltata. I veicoli a motore sono severamente proibiti e limitati a una manciata di veicoli autorizzati per scopi speciali. Con i suoi 752 abitanti, tra tutte le otto isole abitate è la meno popolata. Ciò si deve al fatto che, ad eccezione dei due centri urbani, il resto dell’isola appartiene al patrimonio statale e la sua gestione è affidata all’Ente autonomo dei parchi nazionali. Si tratta inoltre della più grande riserva marina d’Europa ed è un’area di straordinaria bellezza naturale. La sua ricchezza è determinata dall’ambiente marino che la circonda, che da un punto di vista biologico è uno dei più ricchi e variegati delle Canarie. Ad oggi sono state catalogate 304 specie di alghe marine, che rappresentano più del 50% della flora totale dell’Arcipelago delle Canarie. Quest’area ha il più grande indice di biodiversità delle specie di alghe di tutte le isole. Pranzo tipico in corso di visite. Rientro nel tardo pomeriggio a Lanzarote. Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 5

Lanzarote

Prima colazione in hotel. Intera giornata a disposizione per relax e vita da spiaggia. Pranzo libero. Cena.

Giorno 6

Sulle tracce di Manrique: Jameos del Agua, Cueva de Los Verdes e Mirador del Rio

Prima colazione in hotel. Impossibile visitare Lanzarote senza nominare Cesar Manrique, creatore universale e pioniere dell’ecologismo. La sua opera e specialmente la sua straordinaria visione della relazione tra natura e uomo pervade molti angoli dell’isola. Così come forte è stata la sua influenza sulla mentalità degli abitanti dell’Isola e in linea di massima di tutte le isole delle Canarie. Dedichiamo la mattinata alla scoperta di una parte dell’eredità che Manrique ha lasciato sull’Isola. Si incomincerà dai Jameos del Agua, un complesso di Grotte sotterranee createsi circa 3.000-4.500 anni fa in seguito dell’eruzione del Monte de la Corona e alla conseguente solidificazione della colata lavica che ha portato alla formazione di un tunnel lavico di ben 6 km. Successivamente il tetto di questo tunnel è crollato creando dei buchi attraverso i quali trapela la luce. Questa particolare  conformazione morfologica ha inspirato Manrique, che iniziò un’opera di fusione tra l’artificiale e il naturale, realizzando un Giardino Botanico, un auditorium, un ristorante con tanto di piste da ballo e una piscina. Oltre alla presenza di particolari tipi di piante, si tratta dell’unico posto al mondo dove è possibile vedere i Granchi Albini Ciechi (Munidopsis Polymorpha), caratterizzati appunto da un’evidente carenza di pigmentazione. A seguire visita alla Cueva de Los Verdes, una grotta di origine vulcanica creatasi quasi più di 5.000 anni fa e lunga circa 6 km (di cui 2 km visitabili). Al suo interno si può osservare una grotta formata da due gallerie e da diversi corridoi labirintici e lagune sotterranee illuminati da una luce di sfumatura verde che dà il nome a questo luogo naturale e affascinante. Questa grotta, utilizzata in epoca antica per sfuggire agli attacchi dei pirati o dei vari conquistatori che cercarono di dominare l’isola di Lanzarote, è formata anche da un auditorium che, avendo una capacità di quasi mille persone, può essere utilizzato per diverse manifestazioni musicali e, grazie al suo tunnel di sei chilometri d’estensione, noto come “Tunnel d’Atlantide”, che sprofonda sotto il livello dell’acqua per altri due chilometri circa, la Cueva de los Verdes è una delle grotte più grandi d’Europa e di tutto il mondo. Ultima tappa al Mirador del Rio, un’opera d’arte in cima a una rupe torreggiante. L’edificio è stato progettato da Manrique, il quale lo ha perfettamente mimetizzato utilizzando la roccia vulcanica circostante. L’interno avvolge il visitatore con le sue forme curve, quasi organiche, e sorprende per l’eccellente uso della luce. Il visitatore troverà pannelli informativi, telescopi e ampie aree ricreative all’esterno. Tempo a disposizione per il pranzo libero. Rientro quindi in hotel e resto della giornata a disposizione per relax. Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 7

Sulle tracce di Manrique: Fondazione Cesar Manrique, Giardino dei Cactus e Arrecife

Prima colazione in hotel. Seconda mattinata dedicata al genio di Manrique. Si parte dalla Fondazione Cesar Manrique, situata nella singolare e spettacolare dimora da lui stesso costruita dopo il suo ritorno da New York quando decise di stabilirsi definitivamente a Lanzarote. Ubicata nel mezzo di una colata di lava, originata dalle grandi eruzioni che colpirono l’isola tra il 1730 e il 1736, è la casa nella quale l’artista trascorse la maggior parte del tempo, essendo stata sua dimora fissa dal 1968 al 1988. In questa struttura, che occupa 3.000 metri quadrati all’interno di una proprietà di 30.000, risalta il dialogo tra l’edificio e la natura in una fusione tra il vulcano e l’architettura che rispecchia un rapporto di rispetto permanente. Il piano superiore è ispirato all’architettura tradizionale di Lanzarote, alla quale aggiunge elementi funzionali mediati da elementi moderni (ampie vetrate, spazi generosi, illuminazione zenitale, ecc..). Al piano inferiore la dimora sfrutta cinque bolle vulcaniche naturali in comunicazione tra loro attraverso dei tunnel scavati nella lava. Nell’ultimo spazio, verso l’uscita, c’è il vecchio studio del pittore, oggi convertito in sala di esposizione per i suoi dipinti. Proseguimento quindi alla volta del Giardino dei Cactus, nato negli anni ’70 quando Manrique, in pieno dialogo creativo con il paesaggio di Lanzarote, rivolge la propria attenzione all’antica Guatiza (piccolo villaggio della zona). Qui le diverse conche del terreno dovute alla prolungata estrazione di cenere vulcanica erano state nel tempo utilizzate come discariche. Tutto fu ripulito e risistemato e negli anni ’80 si sviluppò il progetto del nuovo Centro di Arte, Cultura e Turismo. “Il Giardino dei Cactus” venne quindi inaugurato nel 1990 e divenne subito un magnifico esempio di intervento architettonico volto al mantenimento del binomio tra arte e natura. Da sottolineare, all’entrata, l’imponente cactus metallico e la porta in ferro battuto, disegnata come a far da anteprima alla sorprendente maestosità dell’interno. Ultima tappa ad Arrecife, la capitale dell’Isola, sviluppatasi attorno ad un piccolo villaggio di pescatori. Arrecife si traduce in ‘scogliera’ e prende il nome dalle superbe scogliere e isolette che si trovano lungo la costa della città. Queste formazioni rocciose creano dei porti naturali e un meraviglioso lungomare, la scenografia ideale per delle foto strepitose. Terminate le visite rientro in hotel e resto della giornata a disposizione per relax. Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 8

Lanzarote /Madrid / Torino (Milano o Roma)

Prima colazione in hotel e ultime ore a disposizione prima del trasferimento in aeroporto in tempo utile per le operazioni di imbarco sul volo di linea Iberia per il rientro.

Quota individuale di partecipazione

In fase di definizione

timanfaya

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